Il 2020 sta finendo e su una cosa siamo tutti d’accordo: ricorderemo quest’anno come l’anno del Covid-19, dell’emergenza Corona-virus. Numerosi studi hanno evidenziato come per la maggior parte della popolazione la pandemia, il lockdown, l’isolamento sociale abbiamo prodotto gravi conseguenze, non solo sulla nostra salute fisica, ma anche su quella psichica. I primi mesi, da marzo a giugno, sono stati segnati dallo slogan “Andrà tutto bene” comparso su molti balconi, sui social, sulle vetrine dei negozi chiusi come simbolo di speranza. Purtroppo, quella che si presentava come una crisi di breve durata è ancora in corso e ci costringe a fare i conti con la realtà giorno dopo giorno senza sapere con certezza quando ne usciremo. Il titolo di un articolo di agi.it sostiene chiaramente “l’epidemia ha sulla nostra psiche gli stessi effetti di una guerra”.
È inevitabile: lo stato di insicurezza in cui ci troviamo ci rende più esposti a una serie di problemi di natura relazionale, lavorativa, economica, abitativa, educativa e, non per ultima, psichica. Aristotele dichiarava che l’uomo è un animale sociale, che tra i suoi istinti primari vi fosse quello di aggregarsi in società. Se ci avessero detto qualche anno fa “è vietato assembrarsi” ci sarebbe sembrata quasi una barzelletta e invece ora è una regola base con cui dobbiamo convivere ogni momento delle nostre giornate. È difficile riconoscerlo ma è giusto esserne consapevoli. I nostri punti di riferimento vacillano e rischiamo di rinchiuderci in uno stato di solitudine. Uno studio britannico pubblicato sul The Lancet Psychiatry ha messo il luce come i più colpiti dalle difficoltà sociali legate al virus sono i giovani e le donne. In Italia, gli specialisti concordano sul fatto che ci sia poca attenzione sulla salute mentale della popolazione e la difficoltà di accesso ai Servizi di supporto (spesso privati e molto costosi).
È importante in momenti di crisi ricercare aiuto, ascolto e sostegno ed è questo che Sintonia si propone di fare. Siamo un Servizio gestito da volontari che vuole essere vicino al cittadino e facilmente accessibile. Siamo al momento chiusi per le vacanze di Natale ma già dal 7 gennaio saremo nuovamente attivi.
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Posted: Dicembre 29, 2020 by stampa
Il 2020 sta finendo
Il 2020 sta finendo e su una cosa siamo tutti d’accordo: ricorderemo quest’anno come l’anno del Covid-19, dell’emergenza Corona-virus. Numerosi studi hanno evidenziato come per la maggior parte della popolazione la pandemia, il lockdown, l’isolamento sociale abbiamo prodotto gravi conseguenze, non solo sulla nostra salute fisica, ma anche su quella psichica. I primi mesi, da marzo a giugno, sono stati segnati dallo slogan “Andrà tutto bene” comparso su molti balconi, sui social, sulle vetrine dei negozi chiusi come simbolo di speranza. Purtroppo, quella che si presentava come una crisi di breve durata è ancora in corso e ci costringe a fare i conti con la realtà giorno dopo giorno senza sapere con certezza quando ne usciremo. Il titolo di un articolo di agi.it sostiene chiaramente “l’epidemia ha sulla nostra psiche gli stessi effetti di una guerra”.
È inevitabile: lo stato di insicurezza in cui ci troviamo ci rende più esposti a una serie di problemi di natura relazionale, lavorativa, economica, abitativa, educativa e, non per ultima, psichica. Aristotele dichiarava che l’uomo è un animale sociale, che tra i suoi istinti primari vi fosse quello di aggregarsi in società. Se ci avessero detto qualche anno fa “è vietato assembrarsi” ci sarebbe sembrata quasi una barzelletta e invece ora è una regola base con cui dobbiamo convivere ogni momento delle nostre giornate. È difficile riconoscerlo ma è giusto esserne consapevoli. I nostri punti di riferimento vacillano e rischiamo di rinchiuderci in uno stato di solitudine. Uno studio britannico pubblicato sul The Lancet Psychiatry ha messo il luce come i più colpiti dalle difficoltà sociali legate al virus sono i giovani e le donne. In Italia, gli specialisti concordano sul fatto che ci sia poca attenzione sulla salute mentale della popolazione e la difficoltà di accesso ai Servizi di supporto (spesso privati e molto costosi).
È importante in momenti di crisi ricercare aiuto, ascolto e sostegno ed è questo che Sintonia si propone di fare. Siamo un Servizio gestito da volontari che vuole essere vicino al cittadino e facilmente accessibile. Siamo al momento chiusi per le vacanze di Natale ma già dal 7 gennaio saremo nuovamente attivi.
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